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Il sogno della casa: un miraggio sempre più lontano? Il Rapporto Nomisma 2024 svela le sfide dell’abitare in Italia

14 nov10 min. di lettura
Vanessa GuerrieroVanessa Guerriero

Il sogno di possedere una casa, un tempo considerato un traguardo quasi scontato, è oggi sempre più difficile da raggiungere. Il Rapporto Nomisma 2024, presentato a Roma il 7 novembre, offre una visione approfondita del mercato immobiliare italiano, messo alla prova da sfide di crescente complessità.

Lo spostamento verso l’affitto: una tendenza inarrestabile

Il Rapporto sull’Abitare 2024 di Nomisma evidenzia una tendenza sempre più diffusa verso la locazione: circa il 59,3% delle famiglie vede ormai l’affitto come l’unica soluzione abitativa percorribile, in assenza delle risorse necessarie per l’acquisto di una casa. Questo dato è in crescita rispetto al 56% del 2023, e rappresenta un cambiamento significativo delle dinamiche abitative italiane. 

Tra le cause principali di questa scelta vi sono:

  • Erosione del potere d’acquisto: La persistente inflazione ha ridotto il reddito disponibile, con tre famiglie su cinque che dichiarano di avere difficoltà a coprire le spese necessarie, rendendo sempre meno accessibile il sogno di acquistare una casa.
  • Aumento dei tassi d’interesse: L’incremento dei tassi rende i mutui più onerosi, riducendo ulteriormente la capacità di accesso al credito.
  • Incertezza economica e sociale: Il clima di instabilità internazionale, causato da eventi come la guerra in Ucraina e i conflitti in Medio Oriente, incide sulle scelte abitative, con molte famiglie che preferiscono opzioni flessibili come l’affitto.

Per comprendere meglio l’andamento del mercato immobiliare e le scelte delle famiglie italiane, vediamo un riassunto dei principali dati emersi dal Rapporto Nomisma 2024:

Tipo di richiesta Famiglie interessate all’acquisto Famiglie interessate alla locazione
Totale famiglie 980.000 580.000
Motivazioni principali Difficoltà economiche, mutui Prezzi elevati, incertezze economiche
Variazione rispetto al 2023 + 15% + 3.3%
Futuro previsto Diminuzione (difficoltà finanziarie) Aumento (maggior ricorso all’affitto)

Le difficoltà nel mercato dei mutui

Nonostante alcuni segnali di miglioramento, secondo il Rapporto Nomisma 2024, il mercato dei mutui rimane difficile. Sebbene l’interesse all’acquisto sia ancora alto, con circa 3 milioni di famiglie potenzialmente interessate, solo 980.000 nuclei esprimono una domanda “sostenibile” per l’acquisto.

Anche il numero di transazioni con mutuo ha subito una flessione del 15,1% nel primo trimestre 2024, in linea con la flessione generale dei nuovi mutui. Tuttavia, nel secondo trimestre si è registrata una leggera ripresa, con un incremento del 3,9% per le compravendite assistite da mutuo.

A complicare la situazione, il calo dell’offerta di mutui vantaggiosi ha colpito soprattutto le famiglie con redditi medio-bassi. Nomisma segnala inoltre una riduzione delle famiglie con difficoltà nel pagamento delle rate del mutuo, passate dal 6% del 2023 al 4,3% del 2024, riflettendo un miglioramento complessivo della sostenibilità finanziaria.


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Un’offerta immobiliare inadeguata e costi crescenti

La domanda di abitazioni resta elevata, ma l’offerta disponibile è spesso insufficiente e poco accessibile. Tra le principali difficoltà:

  • Scarsità di immobili disponibili: L’offerta di abitazioni in vendita è limitata, specialmente nelle grandi città e nelle aree più richieste.
  • Prezzi elevati: Il costo degli immobili, soprattutto nelle aree urbane, continua a crescere, allontanando la possibilità di acquisto per le famiglie a reddito medio-basso.
  • Scarsa qualità degli immobili: Molti degli immobili sul mercato richiedono costosi interventi di ristrutturazione, aumentando ulteriormente i costi per l’acquirente.

Il Rapporto Nomisma 2024 rileva anche che, nonostante la crescita della domanda di alloggi, la carenza di programmazione a lungo termine nell’offerta abitativa, specie per la locazione a prezzi accessibili, ha contribuito alla riduzione del numero di abitazioni disponibili per l’affitto tradizionale. Solo l’11% delle famiglie con più proprietà considera di affittarle con formule a medio termine.


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Le prospettive future e le possibili soluzioni

Di fronte a un quadro generale così complesso, emerge con forza la necessità di un intervento pubblico e privato coordinato per promuovere un mercato immobiliare più accessibile e sostenibile. Alcune delle soluzioni proposte includono:

  • Incentivi fiscali per l’acquisto della prima casa, agevolando in particolare giovani coppie e famiglie a reddito medio-basso.
  • Sostegno alla riqualificazione edilizia degli immobili esistenti, per aumentarne la disponibilità e migliorarne l’efficienza energetica.
  • Politiche abitative innovative come il co-housing e l’housing sociale, che potrebbero offrire opzioni più flessibili e adatte alle esigenze attuali.
  • Facilitazione dell’accesso al credito con misure volte a semplificare le procedure per l’ottenimento dei mutui e a ridurne i costi.

Conclusioni

Il Rapporto Nomisma 2024 fornisce un’analisi dettagliata delle difficoltà che il mercato immobiliare italiano sta attraversando, con una crescente polarizzazione tra chi può accedere alla proprietà e chi invece è costretto a ricorrere alla locazione.

La casa, da sempre simbolo di sicurezza e stabilità per le famiglie italiane, rischia di diventare un bene di lusso per molti. Risolvere questa crisi richiederà un impegno congiunto di governi, istituzioni finanziarie e operatori del settore, con l’obiettivo di garantire a tutti il diritto a un’abitazione dignitosa e accessibile.

TAKE AWAYS RAPPORTO NOMISMA 2024

L’affitto come soluzione prevalente: Il Rapporto Nomisma 2024 evidenzia un crescente spostamento delle famiglie italiane verso l’affitto, con il 59,3% che preferisce questa opzione rispetto all’acquisto, principalmente a causa di inflazione, tassi di interesse elevati e prezzi immobiliari troppo alti.

Il mercato immobiliare sotto pressione: La scarsità di offerta di immobili, unita all’aumento dei prezzi, rende sempre più difficile per molte famiglie acquistare casa, soprattutto in grandi città e zone ad alta richiesta.

Difficoltà nell’accesso ai mutui: L’aumento dei tassi d’interesse e le condizioni economiche sfavorevoli riducono la capacità delle famiglie di ottenere un mutuo, con una crescente difficoltà nell’affrontare i pagamenti delle rate.

Necessità di soluzioni innovative: Per affrontare questa crisi abitativa, sono necessari interventi come incentivi fiscali per l’acquisto della prima casa, politiche per la riqualificazione edilizia e il sostegno a forme di abitazione più accessibili come il co-housing.

Prospettive future incerte: Se la situazione economica non migliora, è probabile che l’affitto rimanga la soluzione preferita, mentre la domanda di case a prezzi accessibili continuerà a mettere pressione sulle amministrazioni locali.

FAQ

1. Quanti italiani non riescono a pagare le rate del mutuo?

Risposta: Secondo il Rapporto Nomisma 2024, circa il 4,3% delle famiglie italiane ha dichiarato di trovarsi in difficoltà nel pagamento delle rate del mutuo, un dato in calo rispetto al 6% del 2023. Questo riflette l’aumento dei costi legati ai tassi d’interesse, che rendono i mutui più onerosi per le famiglie con redditi più bassi. Tuttavia, la situazione potrebbe peggiorare se i tassi continuano a crescere o se l’economia non migliora.


2. Come si prevede che si evolverà il mercato degli affitti in Italia nei prossimi anni?

Risposta: Secondo una ricerca di Cresa Italia, il mercato degli affitti è destinato a crescere nei prossimi anni, soprattutto nelle aree urbane. L’aumento della domanda di locazioni è alimentato da fattori come l’incertezza economica, l’accesso limitato al credito e l’alta richiesta di abitazioni temporanee. Nei centri metropolitani, le locazioni a lungo termine potrebbero crescere del 3-5% annualmente nei prossimi 2-3 anni, con un notevole aumento dei canoni nelle aree centrali delle grandi città come Milano e Roma.


3. Quanto è aumentata la domanda di mutui in Italia nel 2024?

Risposta: Secondo il Rapporto CRIF 2024, la domanda di mutui ha registrato una lieve ripresa nel secondo trimestre del 2024, con un aumento del +3,9% rispetto al trimestre precedente, dopo un periodo di calo. Tuttavia, la domanda resta inferiore rispetto ai livelli pre-pandemia. Nonostante i tassi di interesse in crescita, molte famiglie continuano a ricorrere al mutuo per l’acquisto della casa, anche se il numero di transazioni finanziate è in calo rispetto agli anni precedenti.

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