Il 2019 è iniziato con la notizia di probabili aumenti della TARI, oltre che dell’IMU e della TASI. Per il momento, gli aumenti sono stati annunciati, ma i Comuni non hanno ancora provveduto ad aggiornare le rispettive aliquote. Mentre aspettiamo l’aggiornamento delle aliquote TARI per il 2019, in questo articolo ti spieghiamo tutto ciò che devi sapere sul calcolo della TARI per il nuovo anno.
Cosa è la TARI
La TARI è un’imposta per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti urbani, dovuta da chiunque occupa un immobile per più di 6 mesi l’anno. Si tratta di un’imposta introdotta dalla Legge di Stabilità 2014, e che sostituito tutte le tasse sui rifiuti introdotte dai governi susseguitisi fino allora. In particolare, si trattava della:
- TARSU, la tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani
- TIA, ovvero tariffa di igiene ambientale
- TARES, cioè il tributo comunale sui rifiuti e sui servizi
La TARSU, la TIA e la TARES andavano calcolate e versate separatamente. La TARI si calcola in modo autonomo, ma è accorpata a due altre imposte comunali, l’IMU e la TASI, e forma parte dell’Imposta Unica Comunale, la IUC.
Come Cambiano le Quote TARI nel 2019
Da più parti è stato annunciato un aumento delle quote TARI del 2019. Attualmente non si sa ancora di quanto aumenteranno le quote. Il calcolo della spesa complessiva per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti urbani viene effettuato dai Comuni in modo autonomo. Inoltre, le quote della TARI per il 2019 sono decise dai Comuni, che provvedono ad annunciarle mediante il proprio sito internet. Se il tuo Comune di residenza non pubblica le quote TARI aggiornate per il 2019, devi applicare le quote in vigore per gli anni precedenti.
Chi Deve Pagare la TARI nel 2019
Come abbiamo spiegato all’inizio di questo articolo, la TARI va pagata da chiunque occupi un appartamento, e produca rifiuti. Quindi:
- per gli appartamenti concessi in affitto, la TARI va pagata dal conduttore anziché dal locatore
- per gli appartamenti di proprietà, la TARI va pagata dal proprietario – ovviamente solo se occupa l’appartamento o se lo possiede, e non anche se lo ha concesso in affitto
La TARI è dovuta non solo da chi occupa un’abitazione, ma anche da chi possiede o ha affitto un locale commerciale. In questo articolo però ci occupiamo solo del calcolo della TARI 2019 sulle utenze domestiche. Se vuoi avere più informazioni sul calcolo della TARI per le utenze commerciali o anche di altro tipo, puoi dare un’occhiata al Regolamento per la Disciplina della Tassa Rifiuti.
Chi E’ Esente dal Pagamento della TARI nel 2019
La TARI è un’imposta che colpisce chiunque occupi in un appartamento, ma esiste una serie di esenzioni e di agevolazioni, che esonerano alcune persone dal pagamento di questa imposta, o che ne riducono l’importo.
Alcune esenzioni ed agevolazioni sono valide su base nazionali, quindi i Comuni non possono emanare regolamenti che le aboliscono, né che contraddicono quanto stabilito a livello nazionale. Le riduzioni obbligatorie a livello nazionale sono le seguenti:
- 20% dell’importo se il Comune non ritira o non smaltisce i rifiuti
- 20% dell’importo se il Comune ha violato la disciplina nazionale sulla TARI, o anche i suoi stessi regolamenti comunali
- 20% dell’importo se la raccolta rifiuti è interrotta a causa di uno sciopero, o di altre situazioni non prevedibili in anticipo, e che possono recare pregiudizio alla salute pubblica
I Comuni possono stabilire riduzioni della TARI in modo autonomo. In linea di massima, i Comuni concedono agevolazioni:
- ai cittadini con reddito particolarmente basso
- ai cittadini italiani proprietari di una casa, ma che risiedono all’estero e sono regolarmente iscritti all’AIRE
- a chi vive in abitazioni usate in modo stagionale
- a chi ha destinato un fabbricato rurale ad uso abitativo
- a chi vive da solo
Oltre a queste, esistono altre agevolazioni, ma fornire un quadro completo delle riduzioni e delle esenzioni vigenti non è possibile. Alcuni, ad esempio, ci hanno chiesto se esistono agevolazioni per chi usa sminuzzatori o compostatori di rifiuti. Per questa ed altre domande, il nostro consiglio è di rivolgerti al tuo Comune di residenza.
Come Calcolare la TARI nel 2019
La TARI va sempre calcolata sulla base dell’anno solare, ovvero dal 1 gennaio al 31 dicembre, e su base giornaliera, calcolando il costo quotidiano per la raccolta ed il trattamento dei rifiuti. La TARI è divisa in due quote:
- quota fissa – questa quota è determinata in base ai costi che i Comuni sostengono per il servizio di raccolta e di smaltimento dei rifiuti. Comprende gli investimenti per gli impianti di smaltimento dei rifiuti, il costo degli appalti del servizio di raccolta, ed altre voci di spesa
- quota variabile – la quota variabile della TARI è calcolata sulla base della quantità di rifiuti prodotti dai cittadini, ma anche dei costi di gestione del servizio.
Per effettuare il calcolo della TARI, nel 2019 valgono le stesse regole di sempre. Quindi dovrai calcolare la quota fissa e la quota variabile. Vediamo subito come fare
Il Calcolo della Quota Fissa della TARI nel 2019
Per calcolare la quota fissa della TARI devi moltiplicare la superficie in metri quadri dell’immobile dove vivi, e moltiplicarla per una tariffa fissa, secondo questa formula:
Metri Quadrati * Tariffa Fissa
Chi ha già calcolato la TARI e conosce già la superficie del proprio immobile non avrà problemi ad effettuare il calcolo. Chi invece nel 2019 calcola la TARI per la prima volta, dovrà considerare l’intera superficie calpestabile dell’immobile.
La tariffa fissa è determinata dal tuo Comune di residenza, in base al numero di persone che occupano l’immobile. Più sono le persone che abitano in un appartamento, infatti, più sono i rifiuti prodotti. Il numero di persone che vivono in un immobile è fornito dall’anagrafe.
Può però capitare che l’intestatario di un’utenza TARI non risieda nell’immobile che possiede, ma in un altro appartamento. Come si calcola la TARI in questo caso? I Comuni di residenza non effettuano un conteggio preciso delle persone che vivono in un immobile, ma operano in base ad una stima. In altre parole determinano il numero di persone che possono effettivamente abitare in un immobile, in base alla sua superficie. Questa stima è valida su tutto il territorio nazionale, ed i parametri sono:
- per appartamenti fino a 45 metri quadri: 1 persona
- per appartamenti da 46 a 60 metri quadri: 2 persone
- per appartamenti da 61 a 75 metri quadri: 3 persone
- per appartamenti superiori a 75 metri quadri: 4 persone
La quota fissa della TARI è determinata in base a coefficienti stabiliti dai Comuni. Per conoscere il coefficiente che devi usare, puoi visitare il sito internet del tuo Comune di residenza.
Il Calcolo della Quota Variabile della TARI nel 2019
La quota variabile della TARI è calcolata basandosi sul numero di componenti del nucleo familiare. Dopo aver determinato il volume minimo di rifiuti prodotti da una persona per un anno, il tuo Comune di residenza calcola quanto costa smaltire i rifiuti, e determina la quota variabile.
La quota variabile deve essere moltiplicata per il numero di persone che occupano l’appartamento, senza però tener conto delle pertinenze. Se il tuo Comune determina la quota variabile della TARI anche sulla base delle pertinenze, viola la legge, come abbiamo già spiegato in uno dei nostri articoli precedenti sulla TARI.
Su Quali Aree non Si Paga la Tari nel 2019?
La TARI è calcolata solo sulle superfici che, per loro natura, sono suscettibili di produrre rifiuti. Esistono tutta una serie di aree che sono escluse dal calcolo di quest’imposta, poiché non producono rifiuti in modo autonomo. Si tratta di alcune pertinenze degli appartamenti, e delle zone comuni dei condomini, quali ad esempio:
- i balconi ed i terrazzi, ma anche i cortili, ed i posti auto
- i giardini condominiali, le scale, gli ascensori, i luoghi di passaggio, gli atrii
Non rientrando nella superficie calpestabile degli immobili, queste aree non sono considerate nel calcolo della TARI.
E’ Possibile Calcolare la TARI da Soli nel 2019?
Ti abbiamo spiegato in linea di massima come ha luogo il calcolo della TARI, per aiutarti a capire in che modo il tuo Comune di residenza determina l’importo di questa imposta. In realtà calcolare la TARI da soli non è possibile. Il calcolo viene sempre effettuato dagli uffici comunali preposti, che ti invieranno un avviso di pagamento.
Però secondo noi è utile capire, anche se in modo non approfondito, come i Comuni calcolano la TARI, per vari motivi:
- a volte i cittadini vedono consegnarsi avvisi di pagamento per somme superiori a quelle dovute, quindi se conosci le aliquote TARI per il 2019, e sai come il calcolo ha luogo, puoi verificare la correttezza degli importi da pagare
- alcuni Comuni applicano la TARI anche alle pertinenze, errando nel calcolo dell’imposta
Altri Comuni, poi, talvolta effettuano il calcolo della TARI, ma non inviano l’avviso di pagamento ai cittadini. Vediamo quindi come affrontare questo caso.
Cosa Fare Se Non Ricevi l’Avviso di Pagamento della TARI 2019
Capita, ed anche abbastanza di frequente, che alcuni Comuni non inviino l’avviso di pagamento della TARI. Il risultato è che il cittadino, preso da mille impegni, dimentica di pagare l’imposta, e si ritrova a dover pagare la TARI maggiorata delle sanzioni per il mancato pagamento.
Per evitare questi casi, è opportuno contattare gli uffici del proprio Comune, e far presente di non aver ricevuto l’avviso di pagamento della TARI. Poi, dopo aver pagato l’imposta, bisogna custodire con cura la ricevuta di pagamento. Purtroppo, se non paghi la TARI poiché il Comune non ti ha inviato l’avviso di pagamento, non esiste alcun modo per evitare il pagamento dell’imposta.
Quali Sono le Scadenze della Tari nel 2019?
Le scadenze della TARI nel 2019 sono annunciate dai Comuni, quindi il nostro consiglio è di contattare gli uffici del tuo Comune di residenza, o di controllare di frequente il sito internet del tuo Comune. E’ utile anche dare un’occhiata al sito internet dell’azienda appaltatrice del ciclo di gestione dei rifiuti, che saprà darti informazioni precise sull’argomento.
In linea di massima, la TARI va pagata:
- entro il 30 aprile di ogni anno se scegli il pagamento in un’unica soluzione
- l’acconto va versato entro il 30 aprile, se opti per il pagamento in due rate
- entro il 31 ottobre deve avere luogo il versamento del saldo
Queste scadenze non hanno alcun valore di legge, e sono fornite solo a titolo indicativo. La responsabilità di informarsi circa le scadenze stabilite dal Comune di residenza è una responsabilità del cittadino, e Gromia non è responsabile per sanzioni derivanti dal mancato pagamento della TARI.
Come Si Paga la TARI nel 2019?
Per pagare la TARI nel 2019, è sufficiente seguire le istruzioni che troverai allegate all’avviso di pagamento recapitatoti dal Comune. Le modalità di pagamento della TARI cambiano da Comune a Comune. Il versamento su conto corrente bancario o postale è la modalità di pagamento più frequente, ma alcuni Comuni accettano anche pagamenti mediante il modello F24, o il bollettino MAV.
Leggi anche: Il Calcolo dell’IMU e della TASI a Roma nel 2019.