In questo articolo ti presentiamo tutte le informazioni utili da conoscere sull’acconto della cedolare secca. Delle novità sulla cedolare secca abbiamo già parlato nella nostra mini-guida alla cedolare secca nel 2019. Qui invece parliamo solo dell’acconto.
I proprietari di casa che scelgono il regime della cedolare secca per la prima volta in genere trovano difficoltà a capire come funziona il versamento dell’acconto. Se anche tu sei tra questi, continua a leggere, e troverai tutte le risposte ai tuoi dubbi principali.
Cosa è l’Acconto sulla Cedolare Secca?
L’acconto sulla cedolare secca consiste nel versamento di una prima “rata” dell’imposta sostitutiva del reddito IRPEF. Se quello che abbiamo scritto ti sembra arabo, niente paura. Ecco di cosa si tratta.
Chi dà in locazione un appartamento con il regime di cedolare secca gode di agevolazioni fiscali. Il reddito prodotto dalla locazione dell’appartamento non è tassato in base alle aliquote sul reddito delle persone fisiche. A questa porzione di reddito si applica un’imposta sostitutiva, che varia dal 10% per gli affitti a canone concordato, al 21% per gli affitti in regime di mercato.
L’acconto sulla cedolare secca non è altro che l’acconto sull’imposta sostitutiva da versare all’Agenzia delle Entrate. Questa imposta infatti può essere versata in un’unica soluzione, oppure in due tempi.
Quando Devo Pagare l’Acconto sulla Cedolare Secca?
L’acconto della cedolare secca va pagato solo a partire dal secondo anno di locazione. Il reddito che deriva dalla locazione del tuo appartamento viene percepito da te immediatamente. Ma ai fini della tassazione, il reddito viene calcolato solo dopo un anno.
Durante il primo anno di locazione, la base imponibile per il calcolo dell’imposta sostitutiva manca, quindi tu non dovrai pagare nulla.
Chi Deve Versare l’Acconto sulla Cedolare Secca?
L’acconto sulla cedolare secca va versato solo se la cedolare per l’anno precedente supera i 51,65 Euro. Se invece la cedolare è inferiore a questa cifra, versare l’acconto non è necessario, e l’intera imposta andrà pagata a saldo.
Poiché è piuttosto difficile che la cedolare sia inferiore a 51,65 Euro, in pratica l’acconto va versato da quasi tutte le persone che hanno scelto la formula della cedolare. Ma le regole non finiscono qui:
- se l’importo totale dell’imposta sostitutiva è inferiore a 275,52 Euro, l’imposta va pagata in un’unica soluzione
- se invece l’importo totale dell’imposta è superiore a 275,52 Euro, potrai effettuare il pagamento in due rate
In genere la maggior parte delle persone è tenuta a pagare l’imposta sostitutiva in due rate, poiché è molto difficile che l’affitto di un immobile ad uso abitativo produca un reddito lordo inferiore ai 2.800 Euro l’anno o giù di lì. Infatti l’imposta sostitutiva sulla cedolare secca si calcola in misura del 10%, per pagare 275,52 Euro l’anno dovresti chiedere al tuo inquilino un canone annuo inferiore ai 3.000 Euro.
Come si Calcola l’Acconto sulla Cedolare Secca?
Per calcolare l’acconto sulla cedolare secca, è sufficiente seguire questi tre passi:
- calcola l’imposta dovuta per l’anno precedente. Immaginiamo che il canone annuo dell’appartamento sia di 10.000 Euro, con aliquota al 10%. L’importo dell’imposta sostitutiva sarà di 1.000 Euro
- determina il 95% dell’imposta. Il calcolo è facile, e dà come risultato 950 Euro
- per conoscere l’entità dell’acconto sulla cedolare secca, dovrai calcolare il 40% di 950 Euro, ovvero 380 Euro. Questo è l’importo dell’acconto sulla cedolare secca.
Infatti, l’acconto da versare è pari al 95% dell’imposta dovuta, e la rata di acconto è pari al 40% dell’imposta. Mentre la seconda rata è pari al 60%. Quindi, per continuare con il nostro calcolo se l’intero importo da versare è pari a 950 Euro:
- la rata di acconto sulla cedolare secca sarà pari a 380 Euro
- la rata da versare a saldo sarà pari a 570 Euro
Qual è la Scadenza per il Versamento dell’Acconto sulla Cedolare Secca?
La scadenza per pagare l’acconto sulla cedolare secca cade sempre il 30 luglio. Mentre la scadenza per il versamento del saldo è il 30 novembre. Si tratta delle stesse scadenze previste per il versamento dell’IRPEF, quindi sbagliare è difficile.
Come Si Versa l’Acconto sulla Cedolare Secca?
Se presenti il modello di reddito per le persone fisiche, il versamento dell’acconto andrà effettuato mediante il Modello F24. Se invece sei un lavoratore dipendente o un pensionato, e presenti il 730, tutte le imposte sulla cedolare secca verranno trattenute sulla busta paga o sulla pensione.
Le imposte sulla cedolare secca sono rateizzabili fino a 4 rate per i pensionati, e fino a 5 rate per i lavoratori. Per sapere come fare, il nostro consiglio è di contattare il tuo commercialista o un CAF.
Come Si Compila il Modello F24?
Innanzitutto per il versamento dell’acconto sulla cedolare secca dovrai utilizzare la versione Modello F24 Elide, poiché in questo caso è necessario fornire gli elementi identificativi tuoi e del contratto di locazione. Per capire come compilare il modello in 5 minuti, leggi la nostra guida alla compilazione del Modello F24 Elide.
Il codice tributo da inserire nel Modello F24 è 1840 – Cedolare Secca Locazioni – Acconto Prima Rata.
Cosa Succede Se Sbaglio a Compilare il Modello F24?
Se sbagli a compilare il Modello F24, e ti rendi conto dell’errore solo dopo aver versato l’imposta, dovrai richiedere all’Agenzia delle Entrate di rettificare i dati inseriti nel modulo per errore.
Per richiedere la rettifica è sufficiente inviare una richiesta in forma libera, dove fornisci i tuoi dati personali, descrivi l’errore commesso durante la compilazione del modulo, e fornisci i dati corretti. Per sapere come fare, passa alla domanda precedente, e clicca sul collegamento alla guida alla compilazione del Modello F24.
E’ Possibile Versare un Acconto Inferiore a Quello Pagato l’Anno Precedente?
La risposta è sì, ma bisogna fare molta attenzione. Un acconto inferiore a quello calcolato per l’anno precedente si può versare solo se si usa il metodo previsionale. Si tratta di un metodo che puoi applicare al calcolo delle imposte se hai buoni motivi per prevedere di dover pagare un’imposta inferiore a quella versata per l’anno precedente.
Facciamo un esempio. Nel 2017 il tuo appartamento era affittato, ed ha fruttato un reddito pari a 10.000 Euro. Ma nel 2018 il tuo inquilino è andato via, e tu hai avuto grandissime difficoltà a trovare un nuovo inquilino. Sei riuscito a dare in affitto il tuo appartamento solo a novembre 2018.
Il risultato è che puoi ragionevolmente prevedere di dover pagare un’imposta sostitutiva del reddito IRPEF inferiore a quella versata in precedenza. Infatti se nel 2017 hai percepito 12 canoni di locazione, nel 2018 ne hai ricevuti solo 2.
In questo caso puoi calcolare l’acconto sulla base dei 2 canoni di locazione percepiti, e quindi versare una somma inferiore. Si tratta di una possibilità concreta, che è stata prevista dall’Agenzia delle Entrate nel 2011. Però fai attenzione: puoi accedere a questa possibilità solo se il tuo reddito da locazione è effettivamente diminuito.
Se versi l’acconto con il Modello F24, dovrai semplicemente versare una cifra inferiore. Se invece presenti il Modello 730, dovrai fare presente questa circostanza al tuo commercialista o al CAF, che ti aiuterà a compilare il Modello in maniera corretta. Se invece compili il Modello 730 da solo, il rigo da compilare il questo caso sarà il rigo F6, che trovi alla colonna 6.