Nel testo che segue, partendo dall’analisi degli ultimi dati Istat, ti mostreremo come le compravendite abbiano fatto segnare una nuova ripresa in seguito alla pandemia; analizzeremo inoltre gli effetti sul mercato immobiliare in questo primo semestre del 2021.
Tratteremo inoltre della relazione tra aumento del volume delle compravendite, incremento dei prezzi e fiducia da parte degli acquirenti. Iniziamo però ad analizzare la situazione del mercato immobiliare per quanto riguarda le compravendite.
Compravendite in crescita
Secondo i dati comunicati dall’Istat nelle rilevazioni periodiche, possiamo notare come le compravendite immobiliari abbiano subito una crescita soprattutto negli ultimi mesi del 2020.
Considera che analizzando l’andamento del 2020 nel suo complesso, possiamo osservare come nel primo semestre si era verificata una frenata a causa del lockdown messo in atto per contrastare la pandemia e dell’incertezza che la pandemia stessa aveva generato nei potenziali acquirenti.
Nei mesi successivi, parallelamente alle riaperture e all’attenuarsi delle restrizioni relative al COVID-19, il mercato immobiliare ha iniziato a rianimarsi e progressivamente le compravendite sono aumentate fino ad arrivare alla crescita effettiva registrata nel terzo trimestre dell’anno scorso, come vedremo più approfonditamente nel paragrafo successivo dedicato nello specifico ai dati Istat sul mercato immobiliare.
La fotografia del mercato immobiliare: i dati Istat
I numeri che l’Istituto di Statistica ha riportato nel terzo trimestre del 2020 presentano un ammontare di 186.867 di atti notarili di compravendita. Il numero di transazioni potrebbe non apparirti molto significativo, ma diventa invece più importante se lo paragoniamo al trimestre precedente: l’aumento registrato è stato infatti del 48,4% e del 1,8% su base annua.
Considera che 177.407 delle compravendite registrate, pari al 94,9%, hanno riguardato atti notarili di compravendita di abitazioni, mentre solo 8.835 (il 4,7%) sono stati relativi ad immobili per utilizzo commerciale o produttivo, mentre un residuo 0,3% (625 transazioni), hanno riguardato convenzioni ad uso speciale e multiproprietà.
I dati che ti abbiamo appena comunicato sono decisamente importanti se consideriamo l’aumento su base trimestrale anche se dobbiamo precisare come questo aumento sia stato legato ad un rallentamento del mercato precedente, causato proprio dalla pandemia.
Ad ogni modo molto interessante è il dato su base annua che mostra una ripresa delle compravendite e riattesta i valori annuali sulla tendenza di crescita che era già stata registrata negli anni precedenti.
La distribuzione geografica delle compravendite ad uso abitativo
Considerando i soli atti di compravendita ad uso abitativo di cui ti abbiamo detto sopra, interessante anche osservare la distribuzione geografica dell’incremento degli immobili oggetto di acquisto.
I dati comunicano una crescita dell’8,9% per quanto riguarda le regioni del sud, +2,8% nel nord-ovest, +1,5% nel nord-est. Interessante anche notare la percentuale di crescita nazionale nei piccoli centri, pari al 4,6%.
Come si inserisce la ripartenza del mercato immobiliare in merito ai prezzi delle abitazioni?
L’aumento dei prezzi delle abitazioni
Spostiamoci ora ai dati dell’anno in corso, che anche di conseguenza alla ripresa del mercato immobiliare e all’aumento delle compravendite, nel primo trimestre dell’anno hanno fatto registrare un aumento dei prezzi delle abitazioni (IPAB).
Il valore dell’aumento è del 1,1% rispetto al trimestre precedente e dell’1,7% rispetto allo stesso trimestre del 2020 (già in crescita rispetto al precedente periodo di rilevazione).
Entrando più nel dettaglio, considera che gli aumenti riguardano in misura più significativa il prezzo degli immobili di nuova costruzione che hanno fatto registrare una crescita media del 3,9%, mentre per le abitazioni già esistenti l’aumento è stato del 1,2%.
Aumenta la fiducia degli acquirenti
La ripartenza delle compravendite nel settore immobiliare non deve però stupirti in alcun modo, in quanto si inserisce a pieno titolo nell’aumento degli indicatori di fiducia ancora una volta comunicatici dalle rilevazioni periodiche dell’Istat.
I dati dell’Istituto Nazionale di Statistica ci mostrano come l’andamento della fiducia dei consumatori abbia avuto risultati pressoché sempre positivi nell’anno in corso, con i significativi dato dell’8,1% e del 4,1% rispettivamente a maggio e a giugno 2021.
Potremmo quindi ancora una volta leggere questo rinnovato clima di fiducia come una delle cause che ha portato nuovamente ad un aumento delle compravendite, senza tuttavia dimenticare che per alcune tipologie di immobili la richiesta non ha conosciuto assolutamente una contrazione della domanda nemmeno nei mesi della pandemia.
Soprattutto per quanto riguarda gli immobili ad uso residenziale infatti, essi continuano a rispondere ad un’esigenza abitativa immutata a prescindere dai fattori esterni.
I prezzi al consumo e la produzione nelle costruzioni
Utilizzando ancora una volta i dati Istat che ti abbiamo già citato, può essere interessante anche paragonare la ripartenza delle compravendite e l’aumento dei prezzi in questo settore all’andamento dei prezzi al consumo.
Senza considerare le categorie specifiche, i prezzi al consumo nell’ultimo trimestre hanno subito un aumento prossimo allo zero con una media dello 0,25% nel secondo trimestre 2021.
Pur trattandosi di dati diversi e difficili da paragonare direttamente, puoi comunque considerare come molto diverso sia stato invece l’andamento per il settore immobiliare che tuttavia aveva subito maggiori contrazioni proprio a causa della pandemia.
Sempre in merito ai dati Istat, interessante è anche analizzare l’indice della produzione nelle costruzioni che, dopo il netto calo ad inizio 2020, sta mostrando una variazione congiunturale trimestrale significativa con un aumento del 5,8%.
Anche questo dato si inserisce ancora una volta in un panorama globale di maggiore possibilità di acquisto nel mercato immobiliare ma deve necessariamente essere letto come è la somma di diverse cause confluenti.
Il mercato immobiliare nel 2021
In seguito alle considerazioni che abbiamo avuto modo di condividere con te nei paragrafi precedenti, non possiamo quindi che concludere con aspettative positive in merito al futuro del mercato immobiliare dell’anno in corso che potrebbe quindi proseguire sulle tendenze che abbiamo avuto modo di evidenziare in questo ed in altri testi che puoi leggere sul sito.
Una forte incognita rimane però legata ai futuri sviluppi della pandemia che nonostante la fase di emergenza alle spalle potrebbe riservare ulteriori contraccolpi, che al momento non sembrano però preoccupare troppo il mercato immobiliare.