Il mercato immobiliare si fa più trasparente grazie a un nuovo servizio dell’Agenzia delle entrate, che mette online i dati delle compravendite immobiliari. Il portale Consultazione online dei valori immobiliari, permette infatti di visionare i diversi atti di compravendita stipulati dal 2019.
La privacy dei cittadini è tutelata al 100%: non è quindi possibile rintracciare nomi e indirizzi specifici e la consultazione avviene in forma anonima.
Ma quali sono i vantaggi nel pubblicare sul web i dati delle compravendite immobiliari? Cerchiamo di capirlo insieme scoprendo il funzionamento del sistema.
Un servizio online per cittadini e professionisti
Il 7 dicembre 2020 l’Agenzia delle Entrate ha messo a punto il servizio Consultazione online dei valori immobiliari, con cui permette ai cittadini di scoprire i dettagli delle transazioni di compravendita.
Il sistema, come sottolinea l’Ente al proprio sito, nasce “per contribuire alla trasparenza del mercato immobiliare, garantendo la privacy dei soggetti coinvolti nelle transazioni: i dati, infatti, sono visionabili in forma anonima e in modo da impedire di risalire al singolo immobile compravenduto”.
Ad entrare nel portale sono i dati relativi alle compravendite stipulate nel 2019 come:
- tipologia
- prezzo
- consistenza catastale dell’immobile.
L’idea, nonostante l’anonimato e le informazioni ridotte per la privacy, permette di effettuare statistiche e analisi efficaci per i professionisti. Questi infatti possono reperire online i dati delle compravendite immobiliari di una determinata zona e costruire la trattativa in base alle informazioni.
Online i dati delle compravendite: chi può accedere e come funziona?
Il portale Consultazione online dei valori immobiliari può essere visitato dagli utenti Fisconline/Entratel tramite le credenziali di registrazione o il codice identificativo SPID.
Una volta effettuato l’accesso, sarà possibile visionare i dati per ogni atto di compravendita stipulato dal 1 gennaio 2019 e relativo a un preciso territorio e periodo.
Fra le informazioni reperibili troviamo, come spiega l’Agenzia delle Entrate:
- il mese e l’anno in cui è stata stipulata la compravendita
- la tipologia dell’atto (residenziale, commerciale, produttivo, eccetera)
- il numero degli immobili transati nell’atto
- il corrispettivo dichiarato per il complesso degli immobili in atto
- il comune e la zona OMI di ubicazione degli immobili e, per ognuno di essi, la categoria e la consistenza catastale (espressa in vani, metri cubi o metri quadrati a seconda della categoria catastale).
Non tutto il territorio della Penisola rientra nella mappatura: ne restano esclusi alcuni comuni delle province autonome di Trento e Bolzano, del Veneto, della Lombardia e del Friuli Venezia Giulia, che seguono il sistema dei libri fondiari (o sistema tavolare) per la pubblicità immobiliare.
Per poter visualizzare i dati, è necessario che nel territorio e nel periodo di interesse si siano verificate almeno 5 transazioni. Solo così appariranno le schede riferite agli atti di compravendita, che tuttavia non permetteranno di risalire all’immobile in oggetto e ai dati dei contraenti.
Le fonti per la pubblicazione online i dati delle compravendite
Pubblicare online i dati delle compravendite immobiliari significa avvalersi di fonti sicure, per garantire il miglior servizio agli utenti. Per questo, come specificato dall’Agenzia delle Entrate, le indicazioni presenti al portale riguardano immobili georiferiti in particolati ambiti territoriali, riportati rispettando la privacy dei soggetti coinvolti.
Come la stessa Agenzia sottolinea: “la fonte dei dati è costruita incrociando gli archivi delle note di trascrizione degli atti di compravendita, le note di registrazione degli stessi atti, gli archivi censuari del Catasto fabbricati e l’archivio delle zone OMI. La chiave di incrocio è l’identificativo catastale dell’unità immobiliare urbana compravenduta. L’aggiornamento dei dati presenti nelle mappe sarà continuo, con cadenza mensile, in modo da “mappare” un numero sempre più alto di valori immobiliari”.
Attenzione in fase di analisi
Consultare online i dati delle compravendite immobiliari permette senza dubbio di dare maggior trasparenza al mercato e di fare valutazioni e trattative mirate alle aree di interesse. Non manca, però, qualche perplessità sul sistema, che non consente riferimenti specifici agli immobili inseriti.
Come spiega Repubblica.it infatti, una volta individuato il territorio e rispettato il requisito delle 5 transazioni, vengono visualizzati i punti di interesse della zona, ma non le esatte ubicazioni degli immobili. Se da un lato questo permette di tutelare i cittadini e la loro privacy, dall’altro non favorisce una stima precisa, bensì una statistica generica. Zone e quartieri della città potranno dunque essere studiati solo nel loro complesso.
Le schede degli immobili, inoltre, riportano solo solo il numero dei vani catastali e, secondo la stessa Agenzia delle Entrate, non sempre il prezzo indicato sarebbe quello reale, scritto nell’atto di compravendita.
La consultazione deve avvenire quindi con la massima attenzione per essere efficace e per portare acquirenti, venditori e consulenti a raggiungere il miglior risultato.
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