I prezzi delle case a Milano sono uno fra gli argomenti più dibattuti fra chiunque sia alla ricerca di una casa nel capoluogo lombardo. Che si tratti di stanze, appartamenti o opportunità indipendenti, le abitazioni nella provincia hanno subito negli ultimi mesi una variazione dei costi, con affitti in aumento nella periferia.
Ma quali sono le zone più convenienti di Milano? Proviamo a capire in questo articolo dove è possibile affittare casa e quali cifre aspettarsi.
Cercare casa a Milano fuori dal centro città
Lavoro, studio, carriera, nuove opportunità: qualsiasi sia la motivazione che spinge ad avvicinarsi a Milano trovare casa è il primo passo da compiere per dare inizio ad una vita nuova, ricca di stimoli e occasioni di crescita. Tuttavia, soprattutto per chi arriva nella metropoli dopo aver vissuto in piccoli centri, i prezzi delle case a Milano possono sembrare un ostacolo insormontabile; la tendenza, quindi, è quella di dedicarsi ad una ricerca mirata ai quartieri più lontani dal centro, così da poter sperare in qualche occasione ad un costo inferiore e usufruire di interessanti variazioni dei prezzi al metro quadro.
Se da un lato, infatti, trovare una sistemazione vicino alla propria università o al proprio posto di lavoro può far risparmiare tempo, dall’altro la comodità non sempre fa bene al nostro portafoglio: una grande richiesta, infatti, porta ad un significativo aumento dei prezzi degli affitti, in particolare nelle aree più servite della città o più ricche di punti d’interesse.
Affitti a Milano: la classifica
In base alla domanda e alle opportunità immobiliari del capoluogo, secondo gli esperti del settore nel 2020 i prezzi più bassi a Milano si sono registrati nelle zone di Bisceglie, Baggio e Olmi, con circa 13.60 euro al metro quadro per le abitazioni in affitto. Una differenza notevole rispetto al centro, dove la cifra arriva circa a 25.10 euro.
Ecco un dettaglio dei costi per gli affitti partendo dalle aree più economiche della città:
Zone | Affitto (€/m²) |
Bisceglie, Baggio, Olmi | 13,6 |
Ponte Lambro, Santa Giulia | 13,6 |
Forlanini | 14,3 |
Bande Nere, Inganni | 15,3 |
Udine, Lambrate | 15,3 |
Bicocca, Niguarda | 15,5 |
San Siro, Trenno | 15,5 |
Viale Certosa, Cascina Merlata | 15,7 |
Affori, Bovisa | 15,7 |
Cimiano, Crescenzago, Adriano | 15,9 |
Famagosta, Barona | 16,2 |
Precotto, Turro | 16,3 |
Corvetto, Rogoredo | 16,4 |
Abbiategrasso, Chiesa Rossa | 17 |
Ripamonti, Vigentino | 17,1 |
Maggiolina, Istria | 17,1 |
Napoli, Soderini | 17,1 |
Città Studi, Susa | 17,4 |
Porta Vittoria, Lodi | 17,6 |
Pasteur, Rovereto | 18,1 |
Fiera, Sempione, City Life, Portello | 18,7 |
Cenisio, Sarpi, Isola | 19,9 |
Solari, Washington | 19,9 |
Porta Romana, Cadore, Montenero | 20 |
Navigli | 20,6 |
Centrale, Repubblica | 20,7 |
Porta Venezia, Indipendenza | 21,2 |
Genova, Ticinese | 21,5 |
Arco della Pace, Arena, Pagano | 22,1 |
Quadronno, Palestro, Guastalla | 22,3 |
Centro | 25,1 |
Garibaldi, Moscova, Porta Nuova | 25,3 |
Affitti a Milano e Covid-19: una differenza del 5%
Come molti altri settori, tuttavia, anche quello immobiliare ha risentito dell’emergenza legata al virus Covid-19 che, stando alle statistiche, ha portato ad un calo del 5% nei canoni mensili. Nella periferia di Milano quindi, l’aumento dei prezzi per gli affitti potrebbe non essere costante, ma subire una flessione interessante per chiunque sia alla ricerca di un’abitazione o di una stanza, come avvenuto nei quartieri di Certosa (in discesa dell’1%), Famagosta-Barona (al -1,2%) e Vigentino-Ripamonti (calata dell’1,3%).
Sarebbero 44 i quartieri ad aver risentito della pandemia, con attenzione particolare alle periferie di Rogoredo-Santa Giulia, Baggio e Inganni.
Perché affittare in periferia? Le occasioni di Milano
Gli affitti in aumento nella periferia di Milano rispondono alla grande richiesta di abitazioni nella città, da sempre un polo fondamentale in Italia sia per l’economia sia per la cultura. Nel mese di febbraio erano 1 milione e 406 mila gli abitanti residenti nel capoluogo, con 533.210 abitanti arrivati in città fra i 2010 e il 2019: una cifra altissima, con cui il mercato immobiliare si è dovuto confrontare a livello di opportunità e prezzi.
Se in molti hanno preferito valutare le aree meno lontane dal centro città, sono tanti i milanesi (d’origine o di nuova acquisizione) che hanno trovato nella periferia una vera isola felice. Fra le motivazioni che spingono giovani e meno giovani ad optare per aree poco centrali c’è prima di tutto la qualità dei collegamenti: abitare nella periferia di Milano, infatti, non significa rinunciare alla rete di mezzi pubblici che collega ogni quartiere al cuore del capoluogo.
Anche qui, inoltre, non mancano i servizi: ogni quartiere, anche il più periferico, è infatti dotato di biblioteche, centri culturali, sportivi, scuole, cinema e teatri, garantendo tutto il divertimento quotidiano anche se distanti dal Duomo e dalle vie dello shopping. Frequentare i diversi punti di aggregazione, inoltre, permette di “rimpicciolire” la metropoli, favorendo i contatti umani e allontanando il caos e la frenesia del centro dal proprio mondo privato.
Un punto sicuramente a favore di queste zone è infine la possibilità di sfruttare un maggior numero di aree verdi, perfette soprattutto per le famiglie o per chi vuole riposare la mente dopo una giornata di intenso lavoro. L’immagine di una periferia trascurata è infatti molto lontana dalla realtà: oggi infatti, anche fuori dal centro, Milano offre ai suoi cittadini una vasta scelta di esperienze e servizi, adatti a ogni età.