Tra i vari cambiamenti di un mercato immobiliare profondamente trasformato dall’emergenza Covid, un fenomeno in forte aumento è quello delle ricerche casa nei centri sotto 250 mila abitanti.
Mutano le preferenze, le possibilità e le esigenze degli italiani. Tra smart working e didattica a distanza, gli italiani non hanno più necessità di vivere nei grandi centri. Per questo in moltissimi si stanno spostando verso centri più piccoli, in periferia o nelle città di origine, alla ricerca di soluzioni diverse a livello abitativo.
Spazi più ampi, inclusi possibilmente terrazzo o giardino, e prezzi più contenuti sono i fattori determinanti di questo trend. Basti pensare che alla fine del 2020 il costo delle case nelle grandi città supera quasi del doppio di quello delle abitazioni dei centri urbani con meno di 250 mila abitanti, inclusi i capoluoghi. Si spiega così la preferenza di acquisto della casa in centri più piccoli e periferici rispetto all’acquisto o anche all’affitto nelle grandi città.
Tutto questo si traduce in un aumento del 7% nelle ricerche di casa nei centri sotto i 250 mila abitanti, come dimostrano i dati sui mutui erogati. Il 77% dei finanziamenti richiesti riguarda immobili ubicati in comuni con meno di 250 mila abitanti. L’importo medio tocca il livello record degli ultimi 10 anni, con tassi in lieve risalita ma ancora convenienti. È un ottimo momento per comprare casa e gli italiani ne stanno approfittando per migliorare la propria qualità della vita.
Analizziamo nel dettaglio i fattori che stanno comportando l’aumento delle ricerche casa nei centri sotto 250 mila abitanti e i dati di questo fenomeno.
Aumento ricerche casa nei centri sotto 250 mila abitanti – Lo Smart Working
L’effetto Smart Working e le misure adottate durante la pandemia per sostenere il mercato immobiliare. Questi i due fattori principali che stanno spingendo in particolare giovani e lavoratori fuori sede ad acquistare casa, preferendo i centri minori alle grandi metropoli.
Nel 2021, il 34,3% di chi ha richiesto un mutuo è under 36 (rispetto al 12,3% del 2020), grazie ai tanti incentivi riservati a questa fascia di età. I giovani, che possono studiare in ’didattica a distanza’ o lavorare in modo smart, cercano ora case più grandi e fuori città, per spuntare un prezzo migliore e cercare una migliore qualità della vita.
Per gli stessi motivi, nell’ultimo anno il 20% dei lavoratori fuori sede ha cambiato città. Di questi, il 75% è tornato nella città di origine e il 25% ha cambiato città allontanandosi dalla sede della propria azienda, preferendo i comuni più piccoli all’interno della stessa regione di lavoro.
Ma dove si stanno spostando le preferenze di acquisto degli italiani?
Scopriamo quali sono i comuni con il maggior incremento di ricerche casa nel primo semestre del 2021 e quale sia l’andamento dei piccoli comuni rispetto ai principali centri urbani.
Andamento ricerche case in Italia nel primo semestre 2021
In media in Italia, nel primo semestre del 2021, si registra un recupero della domanda del 20,1% rispetto al 2020. Sono il Centro e il Sud a mostrare i recuperi più interessanti con rispettivamente +30,8% e +26,9% ricerche casa rispetto all’anno precedente.
Un andamento che in realtà spacca l’Italia esattamente a metà, con un interesse in crescita per 47 città e in discesa in altrettante città.
Quali sono le città più richieste?
Per tutti i motivi visti in precedenza, sono proprio i capoluoghi con meno di 250 mila abitanti a registrare il maggiore aumento di ricerche in questo primo semestre del 2021.
Le ricerche casa nei centri con meno di 250.000 abitanti registrano una crescita della domanda del 27,9% rispetto all’anno precedente, contro il +6,2% delle città più grandi.
Una variazione che a livello semestrale risulta più contenuta, ma che conferma comunque la tendenza. L’interesse per l’acquisto casa semestre su semestre vede un +8,8% per i piccoli centri e un +4,5% nei centri maggiori.
Andamento ricerche case nei comuni sotto i 250 mila abitanti – Top 6 Capoluoghi
Quali sono state le piccole città preferite dagli italiani nell’ultimo anno per la ricerca di una casa? Trieste, con i suoi 204 mila abitanti circa, è la provincia in cui l’interesse all’acquisto di una casa è aumentato maggiormente rispetto al 2020 con un importante +12,5%. Troviamo poi:
- Al 2° posto Udine con circa 99 mila abitanti e con una crescita del 12,1% nelle ricerche casa.
- Al 3° posto Avellino (54 mila abitanti) che registra una crescita di 7,4 punti nel numero di ricerche
- Al 4° posto Enna (165 ila abitanti) con + 6.3 punti
- Al 5° posto Benevento (60 mila abitanti) con + 6 punti
- Al 6° posto Trento (117 mila abitanti) con + 4.4 punti
Andamento ricerche case nelle grandi città
E le città più grandi? Per capire la portata di tale fenomeno di migrazione verso i centri minori, basti guardare i dati degli ultimi 12 mesi nei grandi centri. Qui l’andamento delle ricerche si è mantenuto decisamente più statico, con oscillazioni che vanno dal +1% al -1%.
Rispetto al periodo precedente alla pandemia, la crescita dell’interesse nei grandi centri urbani vede Il suo valore massimo nello 0.8% di Bologna, Bari e Palermo, seguite da Firenze con +0.3% e Milano con +0.2%. In calo invece Roma con -1.2% e Napoli con -0.5%.
Dati che confermano l’attuale preferenza degli italiani per le città più piccole!
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