A seguito dell’approvazione a livello Europeo della Direttiva Case Green, anche il mercato immobiliare italiano si sta preparando ad una rivoluzione in ottica green. Una rivoluzione che riguarda le nuove costruzioni, ma anche oltre 8 milioni di immobili che potrebbero entrare presto a far parte di una nuova categoria: il ristrutturato green.
Case già costruite ed usate, che vengono ristrutturate per migliorarne l’efficienza energetica, in genere grazie all’accesso alle agevolazioni fiscali messe a disposizione dallo Stato.
Questa nuova categoria è davvero pronta a conquistare il nostro mercato immobiliare? Scopriamo i vantaggi del ristrutturato green e alcuni dati che già dimostrano il potenziale e l’interesse intorno a questo tipo di immobili.
I vantaggi del ristrutturato green
Anche se i costi per ristrutturare un immobile in ottica green sono superiori rispetto a quelli di una normale ristrutturazione, il ristrutturato green presenta una serie di vantaggi che la rendono una soluzione conveniente:
- Risparmio sulle bollette, dato che ad esempio isolando termicamente tetto e mura perimetrali esterne i costi in bolletta possono scendere di almeno il 50% e installando pannelli fotovoltaici potresti tagliare la tua bolletta annua anche del 75%.
- Sostenibilità ambientale, visto che i lavori di efficientamento energetico riducono le emissioni di CO2 e permettono la produzione di energia pulita e rinnovabile.
- Prezzi inferiori rispetto sia alle nuove costruzioni che alle case in vendita da ristrutturare. Sotto il primo punto di vista, ìl ristrutturato green conviene in quanto l’imposta di registro sulla prima casa (2% sul valore catastale) è molto più bassa dell’Iva sulle abitazioni vendute dal costruttore (4% sul prezzo reale). Si stima che il costo di una soluzione abitativa nuova è del 27,5% in più rispetto a una usata nelle grandi città. Nel confronto tra ristrutturato green e case da ristrutturare, secondo alcuni dati una casa a bassa efficienza energetica arriva a costare il 32% in meno rispetto a quelle di classe A.
L’impatto della direttiva europea sulle Case Green
Quando si parla di ristrutturato green alla conquista del mercato immobiliare, bisogna considerare che l’approvazione della direttiva europea sulle Case Green lo rende una scelta quasi obbligata per i proprietari di case a bassa efficienza energetica.
La direttiva stabilisce infatti che entro il 2028 tutte le nuove costruzioni siano ad emissioni zero e che tutti gli edifici già esistenti residenziali raggiungano almeno la classe energetica F entro il 2030, la classe E entro il 2033 e la classe D entro il 2040.
Per questi motivi, nel giro di pochi anni sarà sempre più difficile vendere. o anche semplicemente affittare, case non efficienti dal punto di vista energetico a prezzi competitivi.
Interesse in crescita per case ad elevata efficienza energetica: alcuni dati
La direttiva UE sulle Case Green e i dati emersi sull’efficienza energetica delle case messe in vendita fanno presagire una imminente rivoluzione del mercato immobiliare italiano.
In base ai criteri stabiliti dalla direttiva Green, in Italia ci sono oltre 8 milioni di edifici da ristrutturare entro il 2033. Immobili quindi pronti ad entrare nella categoria del ‘ristrutturato green’ nel giro di pochi anni.
A prescindere dagli obblighi della direttiva, secondo alcune stime il 56% degli acquirenti d’immobili in Italia ha consapevolezza dell’importanza di vivere in una casa efficiente dal punto di vista energetico. Gli italiani sono infatti sempre più sensibili alle tematiche del risparmio in bolletta e della sostenibilità ambientale.
Inoltre, gli agenti immobiliari dichiarano di aver notato un aumento di richiesta di immobili ad alte prestazioni energetiche e questo si è tradotto anche ad un aumento dei finanziamenti ad hoc come i mutui green che tra l’altro hanno tassi d’interesse anche del 30% inferiori ai mutui per le case a bassa efficienza energetica.
Infine, nonostante lo stop al Superbonus 110, gli italiani hanno ancora a disposizione tanti bonus edilizi per accedere a detrazioni fiscali sui lavori di ristrutturazione. Bisogna però tenere anche presente che sono stati stoppati sia la cessione del credito che lo sconto in fattura. Per cui, si potrà usufruire delle agevolazioni solo tramite detrazione fiscale.
Ristrutturato green: Conclusioni
Gli obblighi imposti dalla direttiva Case Green e i dati sullo stato attuale del mercato immobiliare italiano offrono un contesto perfetto per il successo della nuova categoria del ‘ristrutturato green’.
Una rivoluzione verso la sostenibilità energetica iniziata già da qualche tempo, come dimostrano sia i dati sulle preferenze degli italiani che i tanti strumenti a disposizione per rendere le case più green, e che è destinata a conquistare sempre più il nostro mercato immobiliare.