Come ha reagito il mercato immobiliare turistico al crollo del turismo nel 2020? Il turismo è uno dei settori economici che ha subito maggiormente gli effetti della pandemia a causa delle necessarie chiusure di regioni e confini internazionali, con un breve respiro nel periodo estivo.
Vediamo nel dettaglio qual è stato l’andamento nel mercato immobiliare turistico in Italia nel 2020. Facciamo prima un confronto rispetto all’anno precedente per comprendere al meglio lo scenario.
Mercato immobiliare turistico in Italia nel 2019
L’Osservatorio Nazionale Immobiliare Turistico 2019 ha sottolineato una crescita delle compravendite di abitazioni nelle località turistiche.
Nel 2019 le transazioni di abitazioni nelle località montane sono aumentate dell’11,8% rispetto al 2018, mentre sono più contenuti gli aumenti nei laghi 2,1% e nelle località marittime +3%. I prezzi però non sono riusciti a seguire questo trend positivo. Il prezzo medio per l’acquisto di un’abitazione turistica in Italia si è fermato a 2.134 euro al metro quadro, registrando quindi una flessione annua pari a -1,8%.
Parlando di prezzi massimi di compravendita di appartamenti top o nuovi nel 2019, al primo posto tra le località turistiche troviamo Capri (NA), con valori che raggiungono i 12.700 €/mq. Seguono Forte dei Marmi con 12.600 €/mq e Madonna di Campiglio con 12.400 €/mq.
Gli affitti di case vacanza nel 2019 hanno segnato un +1,3% su base annua. Questo aumento ha interessato maggiormente le località marittime (+1,9% in media) e le località di lago (+1,0%), mentre le località di montagna sono stati in media sugli stessi livelli dell’anno precedente.
Ora che abbiamo le idee chiare sulla situazione pre-pandemia, come ha influito il Coronavirus su questi trend e sull’andamento del mercato immobiliare turistico nel 2020? Scopriamolo subito.
Mercato immobiliare turistico in Italia nel 2020
La pandemia ha bloccato il turismo durante la primavera, il periodo di maggiore attività del mercato immobiliare turistico in vista dell’estate. In particolar modo sono stati bloccati gli investitori intenzionati ad acquistare con finalità ricettive e le locazioni da parte degli stranieri, impossibilitati a muoversi.
Nei primi nove mesi del 2020 c’è stato un aumento della percentuale degli acquisti di questa tipologia: dal 5,9% dello stesso periodo del 2019 si è saliti al 6,5%. In pratica, la pandemia ha bloccato il turismo internazionale, ma allo stesso tempo ha fatto incrementare il turismo di prossimità.
Prezzi case vacanze nel primo semestre 2020
Il prezzo medio per l’acquisto di un’abitazione turistica in Italia nel primo trimestre del 2020 è di 2.220 euro al metro quadro. Un’ulteriore contrazione rispetto all’anno precedente del -0.8%.
In particolare:
- abitazioni top nuove nelle località turistiche: i valori medi superano i 3.000 euro al metro quadro,
- abitazioni centrali usate: i valori si aggirano tra 1.995 e 2.155 euro,
- abitazioni periferiche usate: i valori si mantengono tra 1.350 e 1.500 euro.
Per quanto riguarda i prezzi massimi di compravendita di appartamenti top o nuovi nelle località turistiche, Madonna di Campiglio è al primo posto con valori di 13.000 euro al metro quadro. Al secondo posto troviamo Forte dei Marmi con 12.600 euro al metro quadro, valore stazionario rispetto allo scorso anno. In fondo al podio c’è Capri che passa da una quotazione di 12700 euro a 11.600 euro al metro quadro.
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Segnali di maggiore stabilità per quanto riguarda le locazioni turistiche, con un +0.2% nei canoni richiesti in giugno, luglio e agosto nelle singole località turistiche monitorate.
Prezzi case vacanze nel secondo trimestre del 2020
Le analisi del Gruppo Tecnocasa evidenziano che nella seconda parte del 2020 i prezzi degli immobili turistici hanno subito delle variazioni contenute:
- Ribasso nelle località di mare: -0.3%
- Maggiore incremento nelle località di montagna: +0.5%
- Valori positivi per le località di lago: +0,3%
Le performance migliori nelle località di mare per la seconda parte dell’anno si sono registrate nelle Marche (+2,1%), in Emilia Romagna (+0,5%) e in Abruzzo (+0,5%). Stabili il Lazio, il Molise, il Veneto. In leggero calo Sardegna, Campania e Puglia (-0,4%).
Nelle località turistiche di montagna sono in aumento i valori di Abruzzo (+5,9%) e Veneto (+1,4%) mentre si registra un lieve ribasso per Valle d’Aosta e Piemonte.
A sostenere le località di lago troviamo in primis il Lago di Garda, con un aumento dei valori dello 0,9% e con il mantenuto interesse d’acquisto da parte dei turisti tedeschi. Valori positivi anche per il lago di Lecco, per la sponda bresciana del lago di Garda e per il lago di Como.
La tipologia preferita da chi acquista una casa vacanza è rimasta il trilocale con il 34,8% delle compravendite. Al secondo posto le soluzioni indipendenti e semindipendenti con il 29% delle scelte, che superano così i bilocali che registrano comunque un ottimo 22,8%.
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Chi sono gli acquirenti di case vacanze nel 2020
A optare per l‘acquisto di una casa vacanza sono soprattutto le coppie, risultate in lieve aumento rispetto al 2019 (da 50,7% a 51,2%), e le famiglie con figli (34,2%), rimaste stabili.
L‘età degli acquirenti, vede la fascia compresa tra i 45 e i 54 anni come la più interessata all’acquisto della casa vacanza con il 31% degli acquisti realizzati nei primi nove mesi del 2020. A seguire troviamo la fascia tra i 35 e i 44 anni con il 22,1%, in leggero aumento rispetto al 2019.
Conclusioni e previsioni per il 2021
Anche se il settore del turismo è stato gravemente colpito dalla pandemia a causa delle chiusure e delle restrizioni negli spostamenti nei confini regionali ed esteri, il mercato immobiliare turistico è riuscito a resistere. La perdita del turismo internazionale è stata bilanciata dalla crescita della domanda domestica segnando un valore positivo nel numero delle transazioni. Per lo stesso motivo, nonostante la quasi totale scomparsa di turisti stranieri le locazioni turistiche hanno comunque registrato un +0.2% nel periodo estivo.
I prezzi delle case vacanze hanno subito un’ulteriore flessione, anche se nella seconda parte dell’anno si sono registrati dei segni ‘+’ nelle località di lago e di montagna. Le soluzioni indipendenti in particolare, vengono predilette rispetto agli anni precedenti con una quota di transazioni che passa dal 27% al 29%.
Per il futuro, si prevede una tenuta delle tipologie signorili e si conferma la maggiore richiesta delle località turistiche che stanno investendo su un potenziamento dell’offerta. Nonostante il calo dei flussi turistici dall’estero nel 2020, il mercato immobiliare turistico ha tenuto grazie a un turismo di prossimità che potrebbe continuare a sostenere questo mercato anche nel 2021.
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