Vendere casa o acquistarla è una questione di età; non è una battuta ma ciò che traspare dai dati comunicati dall’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa in merito al mercato immobiliare italiano nel 2020.
Ma qual è il nesso tra età e compravendite? Te lo spiegheremo nelle righe che seguono, dove parleremo di età degli acquirenti, dei venditori e di chi prende una casa in affitto.
Vendere casa ed età in crescita
I dati già citati hanno riportato un aumento dell’età media degli acquirenti di 1,5 anni nel periodo compreso tra il 2015 e il 2020, seppure con delle eccezioni.
Considerando il dato complessivo, l’età media di chi compra casa è di 43 anni (43,1). Il dato si attesta sulle medie che sono state registrate nel 2017 e nel 2018, ma è leggermente inferiore rispetto a quanto avvenuto nel 2019 quando l’età media era pari a 43 anni e mezzo.
Tuttavia questo dato deve essere letto non come media, quanto piuttosto approfondito in merito alle fasce di età. Confrontando infatti i dati di compravendita del 2019 e del 2020 emerge che le persone con un’età compresa tra 18 e 34 anni che hanno acquistato casa sono aumentate dell’1,4% rispetto all’anno precedente.
Questo dato potrebbe apparirti in contraddizione rispetto a quanto abbiamo appena affermato, ma considera che è rappresentativo della maggiore possibilità di accesso al credito registrata come risposta alla pandemia da Covid-19.
Spostandosi nella fascia di età compresa tra i 35 e 44 anni, possiamo rilevare un calo dello 0,5% degli acquirenti rispetto all’anno precedente. Leggermente inferiore è la differenza riscontrata nella fascia di età compresa tra i 45 e 54 anni, con un calo pari allo 0,3%.
A che età si compra casa?
Considerando invece i singoli dati divisi per fasce di età non sono stati rilevati cambiamenti sostanziali. Più della metà degli acquirenti (il 55,8% per la precisione), si colloca nella fascia di età compresa tra i 18 e i 44 anni.
Circa un quinto degli acquisti interessa invece le persone comprese tra i 45 e i 54 anni mentre, come forse immaginerai, gli acquisti portati a termine dalle persone che hanno più di 55 anni rappresentano una fascia minoritaria rispetto a quella degli acquirenti più giovani.
Nonostante l’aumento dell’età è però significativo osservare come le persone classificate nella fascia over 65 abbiano diminuito gli acquisti di quasi un punto percentuale passando dal 9% del 2019 all’8,1% dell’anno successivo.
Ancora una volta questo calo non deve però stupire in quanto potrebbe essere stato influenzato dalla minore propensione agli acquisti per investimenti che hanno caratterizzato soprattutto le prime fasi della pandemia.
Ma qual è invece l’età media di chi decide di vendere casa?
Aumenta l’età dei venditori
Sempre in riferimento ai dati pubblicati da Tecnocasa, ancora più significativa è la differenza di età considerando i venditori. Se nel 2015 infatti l’età media era pari a 52,9 anni, nel 2020 questa si è attestata sui 55 anni e mezzo, facendo registrare il dato più alto nei cinque anni considerati.
L’aumento dell’età di chi vuole vendere casa non è tuttavia una novità del 2020; infatti la differenza più significativa è stata registrata tra il 2015 e il 2017 quando l’età media si è innalzata di due anni, con una differenza di 12 mesi sia per il 2016 sia per il 2017.
L’aumento è però continuato anche negli anni successivi seppure con crescite meno significative dell’età media.
Il mercato degli affitti: aumentano gli anziani
Continuiamo a considerare i dati relativi all’età, ma in relazione agli immobili presi in locazione.
Anche in questo caso il confronto tra il 2019 e il 2020 ha fatto emergere delle differenze piuttosto sensibili. La fascia di età compresa tra i 18 e i 34 anni continua a rappresentare la maggioranza degli inquilini, pure con un calo percentuale dello 0,7% rispetto all’anno precedente.
Se circa un inquilino su cinque appartiene alla fascia di età compresa tra i 35 e 44 anni, è però bene precisare come anche in questo caso i dati mostrino un calo, seppure più contenuto. È pari infatti al -0,4% la percentuale di inquilini inclusi in questa fascia di età.
Analizzando la fascia di età compresa tra i 45 e 54 anni, la differenza si di mezza facendo registrare 1 – 0,2% rispetto all’anno precedente.
Ad essere invece in crescita sono i contratti di affitto stipulati dagli over 55. La fascia di età 55-64 anni è cresciuta dello 0,8% rispetto all’anno precedente, mentre gli over 65 sono aumentati seppur in misura più contenuta, facendo registrare lo 0,4% in più.
Questo dato è confermato anche dalle motivazioni che spingono ad affittare una casa; se consideriamo infatti le locazioni per motivi di studio il 2020 ha visto un calo di quasi due punti percentuali. Molto più significativo però è osservare i dati della locazione come specifica scelta abitativa. Questa motivazione riguarda la maggior parte dei contratti di affitto, con circa tre contatti su quattro stipulati proprio per questo motivo. Questa specifica categoria ha visto un aumento percentuale del 4,5% rispetto al 2019 a discapito delle locazioni per motivi di studio o di lavoro.
Età e futuro
Come potrai immaginare, seppur significativi i dati non possono non essere considerati in relazione alla particolare congiuntura economica e sociale che abbiamo attraversato.
È ancora molto presto per capire se le tendenze che ti abbiamo illustrato in questo testo proseguiranno anche per l’anno in corso o se abbiano invece rappresentato una parentesi momentanea.
Considera però che ci troviamo in una situazione tutt’altro che definitiva ed è molto probabile che queste tendenze continueranno ad avere strascichi e rilevanza anche per i periodi successivi.