Negli ultimi anni la situazione ambientale globale, che va via via peggiorando con il trascorrere del tempo, ha reso sempre più necessaria una spinta verso soluzioni ecosostenibili. L’ambito finanziario non poteva restare indifferente a questa tendenza e ha di conseguenza introdotto sul mercato i cosiddetti mutui green.
In questa guida scoprirai in maniera approfondita di cosa si tratta, i vantaggi dei mutui verdi e come richiederli.
Mutui green: cosa sono?
Nel giugno 2018 è stato lanciato a livello europeo il progetto Energy Efficient Mortgages Pilot Scheme, definito meglio qualche mese più tardi, durante il quale è stato riconosciuto a livello comune come energy efficient mortgage ossia mutuo per l’efficienza energetica.
Si trattava senz’altro di una svolta decisiva per intervenire in maniera drastica di fronte al problema ambientale dell’inquinamento, di cui sicuramente hai spesso sentito parlare.
L’obiettivo del progetto è diventato così quello di accelerare la ristrutturazione di edifici nell’Unione Europea in chiave di bassissimo impatto ambientale (se non nullo), con l’obiettivo di ridurre drasticamente l’inquinamento.
In termini numerici, l’obiettivo è quello di ridurre del 40% le emissioni di gas serra, raggiungere un livello di efficientamento energetico minimo del 32,5% e ricavare almeno il 32% di energia da fonti rinnovabili.
Ma come fare per raggiungere questi obiettivi? Come ben saprai, riqualificare una casa già esistente o comprarne una ad altissima classe energetica significa dover disporre di un budget spesso non indifferente.
Una soluzione che in pochi possono permettersi e per questa ragione spesso si preferisce continuare ad utilizzare fonti di energia datate e sistemi di riscaldamento inquinanti, pur conoscendo il grosso danno ambientale che possono causare.
Mutui green e sostenibilità ambientale
Il mutuo green, o mutuo verde, nasce proprio per rispondere a questa esigenza, con il fine di agevolare i proprietari delle case a migliorare l’efficienza energetica dei propri immobili oppure per acquistare edifici ecologici.
In altri termini, i mutui green ti offrono grandi vantaggi economici, a patto che tu decida decidi di intraprendere una delle seguenti azioni eco-friendly:
- Acquistare una casa con classe energetica minima B
- Costruire un immobile utilizzando le tecniche di bioedilizia
- Ristrutturare al fine di migliorare l’efficienza energetica dell’abitazione.
Affronteremo ciascuna di queste opzioni nei prossimi paragrafi, affinché tu abbia le idee chiare su ciò che comportano non solo in termini di agevolazioni, ma anche a livello burocratico.
In linea generale, possiamo affermare che i mutui green funzionano come tutti gli altri mutui, a prescindere da quale sia l’istituto di credito al quale deciderai di affidarti per richiederlo.
Ciò che differisce dall’uno all’altro sono eventualmente le condizioni economiche applicate ed eventuali pacchetti disponibili con più soluzioni proposte, a seconda della politica applicata dalla banca.
Perché potresti prendere in considerazione un mutuo green?
Perché scegliere un mutuo verde?
L’idea di aprire un mutuo potrebbe spaventare: si tratta sicuramente di un grande passo e di un impegno non indifferente che potrebbe riguardare interi decenni della propria vita.
Ciò che però ha di diverso il mutuo verde rispetto alle altre tipologie è proprio la capacità di offrirti molteplici vantaggi a lungo termine, anche in ambito finanziario. Si tratta quindi di un investimento iniziale che ti consentirà di migliorare la qualità della vita sotto diversi punti di vista.
Analizziamo ora più nel dettaglio le motivazioni sul perché scegliere un mutuo green; partiamo dall’aspetto sicuramente più intuibile, ovvero il valore ambientale che possiede.
L’aspetto ambientale
Quando si pensa all’inquinamento, la prima parola da associare che ti viene in mente potrebbe essere lo smog prodotto dai gas di scarico delle auto, sopratutto nelle grandi città.
Eppure, in molti sottovalutano il potere inquinante che possiede anche una singola abitazione, dove in linea di massima le fonti di energia utilizzate sono il gas, la legna e il pellet solo per scaldarsi, senza contare quelle che riguardano i mezzi di trasporto.
Secondo i dati ENEA, sono decine di milioni le tonnellate di CO2 che ogni anno vengono diffuse nell’aria, in aggiunta ad altri materiali nocivi che vengono prodotti, come le centinaia di grammi PM10 rilasciate anche solo da un caminetto acceso.
Ti renderai conto, quindi, come già una singola abitazione green possa fare la differenza. Ti basti pensare che solo con un impianto fotovoltaico in 25 anni si evita l’immissione nell’atmosfera di ben 16,5 tonnellate di CO2 per KWp installato.
E non è tutto: nei prossimi paragrafi scopriremo anche i vantaggi economici che potresti ricavarne.
L’aspetto economico: le bollette
I mutui green, come abbiamo già detto, sono nati principalmente per indurre la popolazione europea ad utilizzare fonti di energia pulita nelle proprie abitazioni, con lo scopo di ridurre drasticamente le emissioni tossiche nell’ambiente.
È anche vero che si tratta pur sempre di un mutuo, che in sostanza richiede l’acquisto di un’abitazione con una classe energica alta oppure una ristrutturazione profonda seguendo precise indicazioni.
La differenza sostanziale che ha con gli altri mutui è quello di garantirti un tornaconto economico nel breve e lungo termine.
Cosa significa? Che maggiore è l’efficienza energetica della tua casa, più alto sarà il risparmio che vedrai nelle tue bollette.
È chiaro che non si possono fornire dei valori univoci che valgono in qualsiasi caso, perché tutto dipende dal tipo di mutuo verde scelto ed eventualmente dai lavori di riqualificazione effettuati nella tua casa.
A livello generico, tuttavia, sappiamo che ogni anno per la fornitura di luce e gas si possono spendere alcune migliaia di euro, costringendo in alcuni casi a ricorrere alle rateizzazioni per riuscire a saldare i debiti.
Nel caso di un impianto green potresti persino azzerare l’utilizzo del gas e guadagnare sull’energia elettrica prodotta attraverso i pannelli fotovoltaici.
Il vantaggio economico: il valore dell’immobile
Un ulteriore aspetto che non dovresti trascurare è l’incremento del valore della tua casa, qualora decidessi di affidarti ad un mutuo green per la ristrutturazione che riguarda la riqualificazione energetica.
Poiché si tratta sempre di investimenti di grossa portata, che prevedono una spesa di diverse decine di migliaia di euro, potresti intervenire non solo per sostituire un vecchio impianto inquinante in favore di uno a impatto ambientale zero, ma si interverrebbe sull’abitazione per far sì che non ci siano dispersioni di calore, per esempio con un cappotto termico.
Tutto ciò si tradurrà in un aumento considerevole del valore economico dell’immobile, che potrebbe tornarti utile qualora decidessi di venderlo nel futuro.
Un aspetto che non viene sottovalutato neanche dagli stessi istituti bancari che, proprio per questa ragione, sono più propensi e ben disposti ad elargire finanziamenti che riguardino l’efficientamento energetico.
Dunque, tenendo conto del fatto che, stando agli ultimi dati della Commissione Europea, almeno il 60% degli immobili in Italia è di classe F o G, l’incremento del valore di mercato degli stessi attraverso una riqualificazione attraverso mutui green potrebbe raggiungere addirittura il 30% nel caso di isolamento termico. Una percentuale che potrebbe raggiungere anche il 35% qualora si inserissero adeguamenti antisismici.
Differenza tra mutui green e mutui tradizionali
Mentre nei paragrafi successivi tratteremo gli aspetti che accomunano le due tipologie di mutuo, che sostanzialmente riguardano la procedura per la richiesta, ti presentiamo in breve quelle che sono le differenze principali.
In prima istanza, nonostante i valori dei tassi possano cambiare da una banca all’altra, in generale i mutui green hanno sempre delle percentuali più agevolate rispetto a quelli tradizionali, proprio perché nascono per incentivare comportamenti più ecologici da parte dei cittadini.
È pur vero che, considerando l’andamento dei tassi negli ultimi anni, il divario potrebbe non essere così evidente. Tuttavia c’è un altro aspetto che ti invitiamo a prendere in considerazione, ovvero il Loan To Value (LTV) più favorevole.
Il loan to value
Il LTV è il rapporto tra l’importo del finanziamento concesso e il valore del bene che viene posto a garanzia di prestito. Un indicatore molto importante da tener conto, soprattutto se la tua intenzione è quella di richiedere un mutuo ipotecario. Nel caso di un mutuo green, infatti, potresti aumentare di migliaia di euro il valore dell’immobile, soprattutto se deciderai di effettuare lavori di efficientamento energetico.
Gli stessi vantaggi dei mutui verdi, fra l’altro, si ripercuotono anche sulle banche che, per questa ragione, li erogano con maggior facilità: prima di tutto perché un debitore che risparmia sulle bollette avrà più possibilità di pagare le rate. Inoltre, una casa con un’altissima classe energetica acquisterà maggior valore con il trascorrere del tempo.
Come funziona il mutuo green
Come ti abbiamo già anticipato, i mutui green non sono sostanzialmente diversi dai mutui tradizionali, almeno per quanto riguarda alla procedura di richiesta e la documentazione iniziale da fornire.
Non solo, hanno in comune anche il pubblico a cui sono rivolti: possono accedervi infatti sia i privati cittadini, sia le imprese, con il vantaggio di agevolare non solo la conoscenza per quel che concerne le energie rinnovabili, ma anche la diffusione dell’edilizia ecologica o bioedilizia.
In via generale, se stai pensando di richiedere un mutuo verde per una ristrutturazione, tieni presente che sarà necessario coinvolgere una figura esterna, ovvero un professionista in ambito energetico che sia in grado di redigere un progetto. Questo serve per attestare l’effettivo aumento della classe energetica della casa, in relazione agli interventi previsti.
Se il tuo interesse, invece, è rivolto all’acquisto di un immobile con classe energetica superiore o uguale a B, considera che solitamente le banche finanziano l’80% del valore dello stesso, con un piano di ammortamento che di norma non supera i 30 anni.
Infine, per ciò che concerne la costruzione in ambito bioedilizio, l’importo erogato si aggira solitamente fra il 70% e il 90% delle spese totali previste, ma con l’emissione degli importi suddivisa in più tranche, in concomitanza agli stati d’avanzamento lavori stabiliti da un perito.
Nei prossimi paragrafi vedremo nella pratica quali siano i documenti da presentare e come funzioni per le classi energetiche.
I documenti necessari per la richiesta
Trattandosi di un mutuo a tutti gli effetti, devi tener presente che la sua richiesta prevede una procedura burocratica articolata. Dovrai infatti presentare diversi documenti che consentano anche di dimostrare la tua situazione finanziaria.
Infatti, dopo aver compilato e firmato la richiesta di mutuo, la banca dovrà effettuare un’analisi preliminare, assicurandosi che il rapporto rata-reddito non superi il 40%, che tu sia affidabile a livello creditizio (che non ci siano quindi mancati pagamenti o ritardi presso altre finanziarie o istituti di credito), la presenza di eventuali garanti e la tipologia dell’immobile offerto come garanzia.
La banca scelta dovrà effettuare un’analisi sulla documentazione da te fornita riguardante diversi aspetti familiari e finanziari, prima di poter dare un verdetto.
Ecco invece quali sono i documenti che dovrai presentare:
- Documenti di identità, comprensivi di codice fiscale;
- Certificato di residenza;
- Stato di famiglia;
- Eventuale certificato di matrimonio, con specificato il regime patrimoniale, oppure sentenza di divorzio;
- Buste paga ed estratto conto degli ultimi 3 mesi oltre alla CU più recente per i lavoratori dipendenti;
- Modello Unico dell’ultimo biennio o dichiarazione dei redditi
- Per le imprese e i professionisti: estratto della camera di commercio, industria e artigianato, partita IVA, iscrizione all’albo (ove prevista), estratto conto degli ultimi sei mesi;
- Planimetria e dati catastali dell’immobile;
- Ultimo atto di provenienza dell’immobile;
- Proposta di acquisto o compromesso firmato, o ancora, computo metrico per la ristrutturazione.
La tipologia dei documenti potrebbe cambia leggermente in base alle disposizioni di ciascuna banca.
A questi documenti dovrai però aggiungere quelli che riguardano i mutui green nello specifico.
I documenti specifici per i mutui green
In particolare, è necessario un Attestato di Prestazione Energetica (APE) che dia prova della classe energetica elevata dell’immobile che hai intenzione di acquistare. Se ciò non dovesse esserci, perché ancora l’abitazione è in fase di costruzione, dovrai fornire una copia del contratto preliminare di compravendita, dove dovrà essere specificato che al termine dei lavori la classe energetica sarà uguale ai limiti previsti per la concessione di un mutuo green.
Infine, sei stai richiedendo un finanziamento per poter riqualificare energeticamente la tua abitazione, dovrai presentare una copia del capitolato dei lavori o quantomeno i preventivi delle imprese che se ne occuperanno, attestando su carta che vengano realizzati al fine di ottenere una classe energetica superiore a quella esistente.
Se la classe attuale dell’immobile è molto bassa, è richiesto un passaggio minimo di due livelli.
Le classi energetiche
Ti abbiamo parlato spesso delle classi energetiche in questa guida, ma potresti non avere le idee chiare al riguardo, chiedendoti cosa vogliano dire in concreto.
Devi sapere che questa catalogazione è nata con il D.L. 192 del 2005, nato con la finalità di comprendere l’impatto ambientale fornito da ciascun immobile e con lo scopo ulteriore di comprendere come si sarebbe dovuto intervenire per poter migliorare le prestazioni energetiche.
La valutazione dei consumi di ciascun immobile viene eseguita da un tecnico qualificato che, dopo aver analizzato e calcolato il consumo in Kilowattora per ogni metro quadro, redige l’Attestazione di Prestazione Energetica (APE).
La classificazione che ne consegue dipende dalle caratteristiche specifiche della tua casa; considera in via generale che esistono dieci classi energetiche che vanno dal massimo A4, con consumi inferiori allo 0,4 Kilowattora, alla peggiore G, che supera il valore di 350 Kilowattora e dove, peraltro, rientrano moltissimi immobili del nostro paese.
L’unico modo per poter scalare questa classifica e ridurre così i consumi della propria abitazione è quello di effettuare una riqualificazione energetica, ad esempio sostituendo gli impianti datati e isolando termicamente la struttura.
Ristrutturazione, acquisto o costruzione?
Come ti abbiamo già detto in precedenza, il mutuo green può avere come finalità l’acquisto di un’abitazione sostenibile dal punto di vista energetico, ma anche una ristrutturazione o la costruzione di un nuovo immobile.
È bene che tu sappia che non esiste una scelta migliore rispetto all’altra, ma solo quella che potrebbe essere più consona al tuo caso specifico: per esempio, se hai già una casa di proprietà, potresti richiedere una certificazione energetica aggiornata ad un professionista, per poi capire quali siano gli interventi che potrebbero riqualificarla in chiave maggiormente sostenibile.
Oppure, stai cercando una casa da acquistare? Orientarsi verso una scelta più ecologica ti permetterebbe di accedere alla stessa percentuale di prestito nella maggior parte dei casi, ma con tassi agevolati e con un risparmio considerevole delle bollette future.
A questo punto immaginiamo che ti stia chiedendo se ci siano delle differenze tra le due finalità di mutuo.
I mutui green per l’acquisto
Partiamo dalla soluzione meno complicata, che non differisce di molto rispetto ai mutui tradizionali in relazione alla procedura da seguire, tenendo comunque in considerazione il fatto che bisogna applicarli necessariamente ad immobili che abbiano una classe energetica minima B.
Immaginerai che, vista la classificazione elevata, stiamo parlando di abitazioni costruite di recente, che sfruttano i moderni impianti energetici e che potrebbero includere soluzioni come i pannelli fotovoltaici, pompe di calore e riscaldamenti a pavimento, per garantire il massimo delle prestazioni con il minimo della dispersione termica ed energetica.
Ci sono diverse soluzioni proposte dalle banche in questo senso; considera che di solito viene erogato l’80% del valore dell’immobile, che si calcola prendendo l’importo inferiore fra il prezzo di vendita e il valore calcolato dal perito.
Facciamo un esempio pratico: l’agenzia immobiliare ti propone una casa con un prezzo di vendita di 150.000 euro. Ti rechi in banca per avviare la procedura di richiesta del mutuo green. Il perito, dopo aver analizzato l’immobile, stabilisce che il suo valore è di 170.000 euro. Il finanziamento, ammesso che venga accettato, coprirà l’80% dell’importo più basso, ovvero 120.000 mila euro (l’80% di 150.000 euro).
Considera però che molto spesso vengono proposti mutui che prevedono la compravendita con annessa ristrutturazione, perché nessuno ti vieta di intervenire sulla nuova casa per migliorarne le prestazioni energetiche.
Ti consigliamo di dare sempre confrontare tra loro le proposte di diversi istituti di credito, anche per verificare la presenza di importi massimi finanziabili diversi e la durata del rimborso, che di solito non supera i 30 anni (ma esistono eccezioni anche in questo senso).
Mutui verdi per la ristrutturazione
Se invece sei già proprietario di una casa potresti decidere di ristrutturarla usufruendo di un mutuo green. In questo caso il procedimento sarà leggermente più complesso; in prima istanza dovrai procurarti l’APE relativo allo stato attuale del tuo immobile. Tieni però presente che a volte sono le stesse banche ad offrire a titolo gratuito l’ottenimento della certificazione energetica.
In seguito dovrai presentare alla banca i progetti di intervento, che dimostrino in che modo la ristrutturazione sia in grado di migliorare la certificazione energetica dell’immobile.
In alcune banche vengono offerte anche soluzioni ecologiche associate alla concessione mutui green, come la disponibilità di una colonnina di ricarica per i veicoli elettrici oppure sconti sull’acquisto di elettrodomestici a risparmio energetico.
Infine, se sceglierai un mutuo green per ristrutturazione, diverse banche ti consentiranno di associarlo ai bonus statali attualmente in vigore, come l’Ecobonus che prevede una detrazione del 65% per interventi di riqualificazione globale dell’edificio, oppure quello che riguarda gli elettrodomestici, per recuperare il 50% dell’importo speso su quelli acquistati negli edifici ristrutturati.
Mutui green per la costruzione
Un’ultima categoria che riguarda i mutui green è quella relativa ai costi di costruzione di una casa ad impatto zero. In alcuni casi l’importo del mutuo potrebbe raggiungere anche il 100% del costo totale previsto.
La condizione necessaria all’ottenimento è che il nuovo immobile venga costruito secondo le tecniche di bioedilizia, con l’utilizzo quindi di materiali innovativi o comunque che riducano al minimo l’emissione di sostanze nocive nell’ambiente.
In questa categoria non rientrano solo gli immobili dotati di impianti sostenibili, ma anche la stessa struttura dell’immobile.
Ci sono anche altri requisiti che la nuova casa dovrà avere per poter accedere al mutuo bioedilizia, che sono: avere delle solide fondamenta che la ancorino al terreno, una classe di resistenza al fuoco minima R30 e una durata stimata dell’immobile di 50 anni o più.
Quanto si può richiedere?
A questo punto ti starai chiedendo in concreto quanto tu possa richiedere; purtroppo non possiamo fornirti una risposta univoca al riguardo, perché ciò non dipende dalle diverse tipologie di mutui green, bensì dalle politiche specifiche adottate da ciascuna banca.
In conclusione, considera che potresti quindi rilevare differenze tra la percentuale di importo finanziabile, ma anche disparità per quanto riguarda l’importo concesso. Questo vale in realtà non solo quando si tratta di mutuo verde, ma più in generale, per ogni prodotto finanziario di questo tipo.