Quanto costa davvero il passaggio di proprietà di un immobile? Una guida completa
Stai per acquistare casa? O forse stai vendendo il tuo immobile? In entrambi i casi, una delle prime domande che ti poni riguarda sicuramente i costi legati al passaggio di proprietà. In questa guida, cercheremo di fare chiarezza su quanto costa il passaggio di proprietà di un immobile, fornendoti tutte le informazioni necessarie per affrontare questa fase con consapevolezza.
In questo articolo:
I costi principali del passaggio di proprietà di un immobile
Quando si procede al trasferimento della proprietà di un immobile, che sia tramite compravendita, donazione o successione, è importante informarsi su effettivamente quanto costa il passaggio di proprietà di un immobile.
Oltre al prezzo dell’immobile, infatti, ci sono una serie di imposte e spese obbligatorie che possono variare in base al tipo di transazione, alla natura dell’immobile (prima o seconda casa), e alle eventuali agevolazioni fiscali di cui si può beneficiare.
Vediamo in dettaglio quali sono le principali voci di costo che influenzano il passaggio di proprietà.
Imposte:
- Imposta di registro: Una delle voci più significative. L’aliquota varia a seconda della tipologia di immobile e dell’atto. Per la prima casa, l’imposta è del 2% del valore catastale, mentre per la seconda casa, è pari al 9% del valore catastale. Nel caso di donazioni e successioni tra parenti stretti, l’aliquota è del 4% della rendita catastale (con l’applicazione di un coefficiente).
- Imposta ipotecaria e catastale: Queste imposte sono generalmente a importo fisso. Per la prima casa, entrambe ammontano a 50 € ciascuna. Per la seconda casa, l’imposta ipotecaria è pari al 2% del valore dell’immobile e quella catastale all’1%. Per donazioni e successioni, l’importo di entrambe è di 200 € ciascuna.
Spese notarili:
- Le spese notarili includono l’onorario del notaio, le ricerche preliminari e la redazione dell’atto. Per la prima casa, le spese variano dall’1% al 2% del valore dell’immobile. Per la seconda casa, possono oscillare tra il 2% e il 3%. Nel caso di donazioni o successioni, le spese notarili sono generalmente comprese tra l’1,5% e il 2,5% del valore dell’immobile.
Spese di agenzia immobiliare:
- Se hai utilizzato un’agenzia immobiliare, le provvigioni sono a carico dell’acquirente e solitamente variano tra il 2% e il 3% del prezzo di vendita.
Altre spese:
- Altri costi possono includere spese per perizie, visure, certificati energetici e altre formalità, le quali dipendono dalle esigenze specifiche dell’immobile e della transazione.
Tabella Riassuntiva di quanto costa il passaggio di proprietà di un immobile
Tipo di passaggio di proprietà | Imposta di registro | Imposta ipotecaria | Imposta catastale | Spese notarili (indicative) |
Vendita prima casa | 2% del valore catastale | 50 € | 50 € | 1-2% del valore immobile |
Vendita seconda casa | 9% del valore catastale | 2% del valore immobile | 1% del valore immobile | 2-3% del valore immobile |
Donazione tra coniugi | 4% della rendita catastale * coefficiente | 200 € | 200 € | 1,5-2,5% del valore immobile |
Successione tra genitori e figli | 4% del valore ricevuto (oltre 1 milione) | 200 € | 200 € | 1,5-2,5% del valore immobile |
Chi paga i costi del passaggio di proprietà in una compravendita immobiliare?
È una domanda frequente e la risposta non è sempre univoca, in quanto può variare in base a quanto stabilito dal contratto preliminare e dalle consuetudini locali. Tuttavia, ci sono alcune spese che tradizionalmente gravano su una delle due parti.
Quanto costa il passaggio di proprietà di un immobile all’acquirente
- Imposta di registro: Solitamente a carico dell’acquirente, anche se l’aliquota può variare a seconda della tipologia di immobile e della prima casa.
- Imposta ipotecaria e catastale: Generalmente a carico dell’acquirente, in quanto servono per l’iscrizione dell’ipoteca a garanzia del mutuo (se presente) e per l’aggiornamento dei dati catastali.
- Spese notarili: Anche le spese notarili sono spesso a carico dell’acquirente, in quanto il notaio redige l’atto di compravendita a favore del nuovo proprietario.
- Provvigioni dell’agenzia immobiliare: Se è stata coinvolta un’agenzia immobiliare, le provvigioni sono solitamente a carico dell’acquirente.
Quanto costa il passaggio di proprietà di un immobile al venditore
- Certificato di agibilità: In alcune circostanze, il venditore potrebbe dover presentare il certificato di agibilità.
- Visure catastali e ipotecarie: Se il venditore ha già effettuato queste visure, potrebbe non doverle ripetere.
Cosa può accadere
- Ripartizione delle spese: Le parti possono concordare di ripartire le spese in modo diverso da quanto indicato sopra, ad esempio dividendosi a metà le spese notarili.
- Spese a carico di entrambi: Alcune spese, come quelle per le perizie o le certificazioni energetiche, potrebbero essere divise tra le due parti.
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Come risparmiare sui costi del passaggio di proprietà?
Sebbene i costi del passaggio di proprietà siano inevitabili, esistono alcune strategie per cercare di limitarli:
- Prima casa: Se stai acquistando la tua prima casa, hai diritto ad alcune agevolazioni fiscali.
- Confronta i preventivi: Richiedi preventivi a più notai per confrontare le tariffe e scegliere l’offerta più conveniente.
- Tratta le spese con il venditore: In alcuni casi, è possibile negoziare con il venditore per la ripartizione delle spese.
Conclusioni
Il passaggio di proprietà di un immobile comporta una serie di costi che è importante conoscere in anticipo. Informarsi adeguatamente su quanto costa il passaggio di proprietà di un immobile e rivolgersi a professionisti del settore sono i primi passi per affrontare questa fase con serenità.
Ricorda: Ogni situazione è diversa, quindi è fondamentale richiedere un preventivo personalizzato per avere un quadro completo dei costi che dovrai sostenere.
Take Aways
Le imposte principali variano a seconda dell’immobile: L’imposta di registro è ridotta al 2% per la prima casa, ma sale al 9% per la seconda casa. Le imposte ipotecarie e catastali possono essere fisse o percentuali in base al tipo di immobile.
Le spese notarili sono una parte rilevante dei costi: Il notaio si occupa della redazione dell’atto e delle ricerche preliminari, con spese che possono variare dal 1% al 2,5% del valore dell’immobile.
La ripartizione delle spese non è sempre uniforme: In genere, l’acquirente si fa carico delle imposte di registro e delle spese notarili, ma è possibile negoziare con il venditore una ripartizione diversa, soprattutto nelle spese per certificazioni o perizie.
Successioni e donazioni hanno regole fiscali specifiche: In caso di successione o donazione tra parenti, l’imposta di registro è del 4%, con imposte fisse ipotecarie e catastali di 200€ ciascuna.
Le agevolazioni per la prima casa possono ridurre i costi: Se stai acquistando la tua prima abitazione, puoi beneficiare di importanti agevolazioni fiscali, come una riduzione dell’imposta di registro e delle imposte ipotecarie e catastali.
FAQ
- Quali documenti sono necessari per il passaggio di proprietà?
- Per completare il passaggio di proprietà, sono necessari diversi documenti, tra cui un documento d’identità valido, il codice fiscale, il rogito notarile, la visura catastale dell’immobile e, se applicabile, il certificato di agibilità.
- È possibile ridurre le spese notarili?
- Le spese notarili sono in parte negoziabili. È consigliabile richiedere preventivi a più notai e discutere con il notaio scelto eventuali costi, poiché alcune spese possono essere ridotte o eliminate a seconda della complessità dell’atto.
- Cosa succede se il venditore ha debiti legati all’immobile?
- Se l’immobile ha debiti o ipoteche, il compratore potrebbe assumere tali obblighi se non vengono risolti prima del passaggio di proprietà. È fondamentale effettuare visure ipotecarie per verificare eventuali gravami sull’immobile prima di procedere all’acquisto.
- Ci sono scadenze da rispettare durante il passaggio di proprietà?
- Sì, ci sono scadenze specifiche legate al pagamento delle imposte e alla registrazione dell’atto di compravendita. Ad esempio, l’imposta di registro deve essere pagata entro 30 giorni dalla stipula del rogito, mentre l’atto deve essere registrato presso l’Agenzia delle Entrate entro 20 giorni dalla firma.